Casa autonoma senza bollette: come raggiungere l’indipendenza energetica

casa senza bollette

Rendere la propria casa autonoma sotto il profilo energetico significa implementare un sistema che possa soddisfare tutte le necessità di chi la abita, senza utilizzare fonti fossili. L’energia necessaria deriva dalle rinnovabili, nella quasi totalità dei casi solare e fotovoltaico. Per il riscaldamento viene anche utilizzata la combustione delle biomasse, con i dovuti impianti che riducono efficacemente le emissioni di inquinanti offrendo la massima efficienza.

Per raggiungere la totale autonomia dalla distribuzione della corrente elettrica occorre dotarsi anche di accumulatori capaci di garantire continuità in quei momenti in cui la produzione energetica è nulla (nel caso degli impianti solari, di notte).

 

Perché è utile ottenere una certificazione gas free?

 

Avere un‘abitazione certificata Gas Free porta numerosi vantaggi sia per quanto riguarda la riduzione dei consumi (e quindi dei costi), sia per l’aumento di valore degli immobili certificati.

Una casa autonoma senza bollette è sicuramente un investimento in vista di crisi energetiche, scarsità di materie prime o costi elevatissimi, ma anche in condizioni normali garantisce un risparmio consistente sul lungo periodo. Investire in un sistema produttivo domestico basato sulle rinnovabili permette di azzerare le spese derivanti da consumi e costi di servizio.

Di riflesso ciò garantisce anche un aumento del valore degli immobili dotati di Certificazione Gas Free, i quali saranno sicuramente più appetibili agli occhi di un possibile acquirente. Affidandosi ad aziende specializzate si ha la garanzia di lavori fatti a regola d’arte, durevoli nel tempo e garantiti.

Sotto il profilo più legato all’eco-sostenibilità, eliminare l’utilizzo di combustibili fossili in ambito domestico è il primo passo verso una riduzione delle emissioni a livello globale. Le biomasse utilizzate nel progetto sono pellet, sansa di olive, cippato e altre fonti energetiche derivanti da scarti di processi industriali. Stesso discorso si applica ai pannelli solari o fotovoltaici, i quali sono il miglior sistema per produrre energia elettrica su piccola scala senza doversi approvvigionare dalla rete pubblica. Ne risulta un’abitazione a bassissimo impatto ambientale, che produce l’energia generata o sfrutta fonti pulite a bassa emissione di inquinanti.

 

Come raggiungere l’indipendenza energetica?

 

L’indipendenza si ottiene trovando modi alternativi di produrre calore ed energia elettrica, ma anche riducendo i consumi inutili e le dispersioni termiche. Il primo passo è il miglioramento dell’isolamento termico, il quale faciliterà il passaggio e avrà un impatto positivo sui consumi.

Si prosegue poi installando pannelli solari e relativi accumulatori, così da avere una disponibilità continua di energia elettrica anche durante la notte. Se si ha a disposizione una grande superficie da ricoprire di pannelli si potrebbe pensare di usare l’energia elettrica anche per i sistemi di produzione di acqua per riscaldamento e sanitaria.

In caso contrario si possono installare impianti di combustione a biomassa i quali scaldano l’acqua bruciando pellet, legna, cippato e altri materiali di scarto altrimenti destinati ad essere gettati via.

 

Un confronto economico

 

Staccarsi dalla fornitura di energia e soddisfare autonomamente le proprie necessità ha un costo non banale. Il tempo in cui l’investimento si ripagherà nel tempo varia molto in base ai consumi che si avevano precedentemente al passaggio, ma allo stesso tempo garantisce di avere solamente spese fisse di piccola entità e, soprattutto, poco variabili.

Spese fisse che si limitano alla periodica manutenzione degli impianti (controllo della canna fumaria, pulizia dei pannelli, controllo ed eventuale sostituzione degli accumulatori) e all’acquisto di combustibile, se necessario. Spese che, se rapportate al costo medio delle bollette, sono praticamente irrilevanti.

Differente il discorso se si considera anche quello che sarà l’aumento di valore dell’immobile, generalmente molto alto in un periodo di forte instabilità energetica come quello che sta contraddistinguendo gli ultimi anni. Nel caso di vecchi immobili da ristrutturare o nuove costruzioni destinate alla vendita, una Certificazione Gas Free impatta in maniera decisamente positiva sul valore finale.