Le origini dei balli latino-americani risalgono all’ultima metà dell’800, in un arco di tempo abbastanza breve che arriva a metà del 900. Si tratta di balli ormai conosciuti e ballati in tutto il mondo, caratterizzati da una forte carica sensuale e dall’esecuzione movimentata e affascinante. Come accennato si tratta di danze di moderna creazione ma che affondano le loro radici entro un retroterra culturale ricco di storia e di mistero.
La Rumba
La Rumba, per esempio, nasce nella bellissima isola di Cuba, durante il periodo in cui la schiavitù dei neri africani veniva finalmente abolita, nel 1878: una moltitudine di africani ormai liberati raggiungevano le città in cerca di fortuna e diedero vita alla Rumba, una danza che fonde elementi africani a sonorità ispaniche e americane. Il suono potente e grezzo delle claves, dei tamburi e delle maracas, ricavate da gusci di zucca, accompagnava i ballerini nelle loro danze, mentre davano sfogo a movimenti energici e pieni di brio.
La Samba
La Samba, nasce in Brasile sempre a fine 800: all’epoca Rio de Janeiro era un coacervo di culture e influssi diversi. Connessa originariamente al candomblè, movimento spirituale latino africano, qualche anno dopo la Samba perde la sua connotazione religiosa e diventa un ritmo ballabile, allegro e fantasioso, utilizzata nelle rappresentazioni del coloratissimo carnevale di Rio. Piccola curiosità: il nome Samba sembra derivare da un termine di un antico dialetto angolano e significa “panciata” in riferimento ai tipici movimenti della danza. Dopo la seconda guerra mondiale la Samba si diffonde in tutta Europa, riscuotendo un immenso successo anche nelle piste nostrane.
Cha Cha Cha
Il Cha Cha Cha nasce dal genio di Enrique Jorrin, violinista cubano che accompagnava i ballerini nel danzòn. Notò proprio durante una delle esibizioni che questi erano parecchio impacciati nel seguire la musica e decise dunque di creare una melodia più ballabile, regolare e piana. Nacque così il famosissimo Cha Cha Cha, che deve il suo nome a un particolare suono che si produceva nel momento in cui i danzatori eseguivano un passo triplo.
Jive
Lo Jive nasce come danza degli schiavi delle piantagioni che, a coppie, imitavano il padrone. Conosciuto anche come cake walk, proprio perché vi era in palio una torta per il vincitore della sfida di ballo, lo Jive si mescola a sonorità tipiche di un’altra cake walk, quella che celebrava la trasvolata atlantica di Lindsberg.
Questo ballo, noto come Lindy Hop si considera il progenitore del famoso Boogie Woogie, caratterizzato da eleganza, vivacità e allegria esecutiva.
Le origini comuni del Boogie Woogie e dello Jive hanno fatto pensare che si trattasse della medesima danza: è possibile infatti che lo Jive si sia evoluto e ibridato grazie ai soldati americani che lo ballavano imitandone i passi a tentoni.
Questo ballo, noto come Lindy Hop si considera il progenitore del famoso Boogie Woogie, caratterizzato da eleganza, vivacità e allegria esecutiva.
Le origini comuni del Boogie Woogie e dello Jive hanno fatto pensare che si trattasse della medesima danza: è possibile infatti che lo Jive si sia evoluto e ibridato grazie ai soldati americani che lo ballavano imitandone i passi a tentoni.
Pasodoble
Simbolo di sensualità ed eleganza latina, il Pasodoble si fa risalire alla prima metà del secolo XVI, nelle arene spagnole, dove veniva ballato durante eventi religiosi e civili.
Per buona metà del 900 si è creduto che il Pasodoble derivasse dal Garrotìn, ballo gitano ripetitivo sincopato, oppure da un’evoluzione del pas-redouble francese, ballato durante celebrazioni e cerimonie di carattere militare. In realtà si tratta di una danza molto più antica che affonda le sue radici nelle colorite tradizioni popolari spagnole: presso la popolazione autoctona questo ballo è ritenuto alla stregua di una rito sacro.
Proprio il forte accento folkloristico ha fatto sì che il pasodoble rimanesse intatto fino all’epoca presente, diventando allo stesso tempo uno dei balli più conosciuti e ballati in tutto il mondo.
Per buona metà del 900 si è creduto che il Pasodoble derivasse dal Garrotìn, ballo gitano ripetitivo sincopato, oppure da un’evoluzione del pas-redouble francese, ballato durante celebrazioni e cerimonie di carattere militare. In realtà si tratta di una danza molto più antica che affonda le sue radici nelle colorite tradizioni popolari spagnole: presso la popolazione autoctona questo ballo è ritenuto alla stregua di una rito sacro.
Proprio il forte accento folkloristico ha fatto sì che il pasodoble rimanesse intatto fino all’epoca presente, diventando allo stesso tempo uno dei balli più conosciuti e ballati in tutto il mondo.