Tante volte si sente dire che lo studio è solo una perdita di tempo e quando si è in età per poter decidere se continuare gli studi o cercare un lavoro, si dovrebbe dare la precedenza alla ricerca di un’attività lavorativa che sia in qualche modo remunerativa e che possa dare una certa indipendenza economica.
Ci sono tante mansioni in effetti che possono essere svolte senza essere laureati, come tecnico informatico, operaio, agente di commercio o assicuratore, alcune figure specialistiche alberghiere e perfino nel campo medico e sanitario esistono ruoli come il terapista, l’assistente sanitario e i tecnici di laboratorio, per i quali non è richiesta una laurea specialistica.
Perché completare le scuole superiori è importante
Escludendo la laurea però, il cosiddetto ”pezzo di carta”, che di solito è riferito al diploma di scuola superiore, può dare qualche vantaggio nella ricerca di alcuni lavori.
Innanzi tutto, se il diplomando ha determinate aspirazioni professionali, come, per esempio, entrare a lavorare presso un ente statale al quale si accede per concorsi, il diploma attribuisce, in fase di stesura delle graduatorie, dei punteggi nettamente superiori rispetto a chi possiede un diploma di licenza media.
Inoltre, il diploma di licenza superiore, è un requisito indispensabile per accedere ai corsi di laurea, i quali permettono poi di intraprendere professioni più prestigiose e specialistiche.
Si potrebbe pensare che, vista l’impennata di persone, anche fuori dall’età scolastica, che hanno conseguito un diploma di scuole superiori, questo ha perso valore e che in fase di valutazione dopo un colloquio o una selezione per l’assegnazione di un posto di lavoro, questo viene considerato allo stesso modo per chiunque.
AlmaDiploma ha invece rivelato, attraverso una ricerca, che un diploma conseguito col massimo dei punteggi, dà l’80% di possibilità in più di trovare un lavoro.
Uno sbocco lavorativo ancor prima del conseguimento del diploma
La frase ”meglio andare a lavoro che finire gli studi” è una retaggio che fa parte di un lontano passato, dove non solo la forza lavoro minorile era considerata la normalità e quindi non era richiesto nessun titolo di studio, ma anche perché la stessa scuola, oltre alla formazione didattica, non forniva nessun tipo di preparazione effettiva al mondo del lavoro.
Oggi è diverso: proseguire gli studi e frequentare le scuole superiori non vuol dire solo concorrere all’acquisizione di un attestato superiore che dà a tutti gli effetti molti vantaggi rispetto a chi non lo possiede, sia per chi intende proseguire gli studi, sia per chi vuole accedere intraprendere un percorso lavorativo dopo il conseguimento del diploma.
In ogni caso è una chiave che garantisce l’accesso al mondo del lavoro, ancora prima che gli studi vengano completati, grazie agli stage che vengono organizzati direttamente dagli stessi istituti.
A prescindere da quale sia la propria aspirazione professionale per il futuro, c’è una grossa percentuale di casi per i quali il diploma è necessario, o comunque rappresenta una grossa carta da giocare per aumentare le possibilità di poter accedere al mondo del lavoro.